
La Food Standards Agency (FSA) del Regno Unito ha messo in chiaro parecchi dubbi riguardo il mercato del CBD.
Dopo il 31 marzo 2021 chiunque non avesse “presentato una valida domanda non sarà autorizzato a rimanere sul mercato.”
Fino ad allora i negozi potranno vendere i prodotti senza problemi, ma tutto questo pare portare ad una legalizzazione ufficiale del Cannabidiolo. Prima non era nemmeno calcolato come alimentare previa decisione del FSA che non ha mai autorizzato nessuna azienda il commercio.
Se il prodotto sarà etichettato correttamente, sicuro da ingerire e privo di elementi considerati droghe, il commercio sarà consentito.
L’FSA ha sconsigliato l’utilizzo alle donne in gravidanza, ed ha suggerito di non superare i 70 mg quotidiani e di fare attenzione in generale. Ricordiamo che il CBD non è psicoattivo, non ha effetti collaterali ed è molto utile nella cura di sintomi e dolori che rendono la vita quotidiana difficoltosa vedi artrosi, stress e morbi come Parkinson e Alzheimer.
Sicuramente nei prossimi anni vedremo un boom a livello mondiale dei cannabinoidi viste le aperture di grandi potenze economiche che vendono in questa pianta unica oltreché ad una cura naturale anche ad un motivo di profitto. Solo l’Italia in piena confusione (non è colpa di nessun virus) fa passi indietro invece che aprire gli occhi.
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